DENUNCIA SUL GAZZETTINO
Siamo i genitori di un’associazione di volontariato che, dal 2002, opera sul territorio del basso Polesine, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi quotidiani che i nostri figli diversamente abili devono affrontare a causa della loro situazione psico-fisica, attraverso la promozione di progettualità finalizzate a migliorare il livello di autonomia personale di ognuno di loro; l’associazione in questione è la Barriere Invisibili, che ha sede a Taglio di Po, ma che raggruppa genitori residenti in altri comuni limitrofi (Porto Viro, Adria, Ariano Polesine) e che collabora con altre associazioni simili del territorio (Luci sul Mare di Porto Tolle e Associazione Down di Cavarzere).
Qualche settimana fa, la nostra presidente, che aveva accompagnato i ragazzi presso la piscina di Porto Viro, per l’attività settimanale in acqua, mentre li stava aiutando a risalire sul pulmino, si è ritrovata davanti due vigili che le contestavano il fatto di aver parcheggiato il mezzo in un posto riservato ai disabili, senza avere esposto il cartellino di autorizzazione alla sosta in quei posti, nonostante i ragazzi fossero tutti lì davanti ai loro occhi con le loro belle carrozzine.
Ciò che ci rammarica in maniera particolare è l’atteggiamento dei vigili, che non hanno assolutamente preso in considerazione la presenza dei ragazzi – il che già di per sé doveva attestare il diritto a parcheggiare il pulmino in quel posto riservato ai diversamente abili – ma anche il loro atteggiamento arrogante nei confronti della nostra presidente che cercava di farli ragionare sulla questione. Per questo motivo si è deciso di fare ricorso contro una multa così ridicola e, quando la presidente si è presentata davanti al comandante dei vigili di Porto Viro per presentare la documentazione, è stata da lui duramente ripresa, in quanto il comandante affermava che lei avrebbe alzato la voce con i vigili che le contestavano la cosiddetta violazione; cosa peraltro assolutamente non vera.
Dispiace molto questo atteggiamento, dispiace che alla fine la nostra associazione si ritroverà, molto probabilmente, a dover pagare più di 500 euro se i ricorsi non verranno accettati, dispiace perché a noi questi soldi servono per pagare le attività dei ragazzi (fisioterapia, piscina, uscite, attività di vita indipendente) e la nostra associazione ne ha pochi; dispiace che anche il Sindaco di Porto Viro non si sia impegnato a verificare personalmente l’accaduto, e abbia dato ragione a priori ai vigili, senza nemmeno contattarci. Dispiace perché in questo caso le barriere nei confronti dell’handicap si sono dimostrate in tutta la loro forza e, per colpa di questo atteggiamento da parte di vigili e sindaco, i nostri ragazzi ci hanno rimesso.
Siamo i genitori di un’associazione di volontariato che, dal 2002, opera sul territorio del basso Polesine, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi quotidiani che i nostri figli diversamente abili devono affrontare a causa della loro situazione psico-fisica, attraverso la promozione di progettualità finalizzate a migliorare il livello di autonomia personale di ognuno di loro; l’associazione in questione è la Barriere Invisibili, che ha sede a Taglio di Po, ma che raggruppa genitori residenti in altri comuni limitrofi (Porto Viro, Adria, Ariano Polesine) e che collabora con altre associazioni simili del territorio (Luci sul Mare di Porto Tolle e Associazione Down di Cavarzere).
Qualche settimana fa, la nostra presidente, che aveva accompagnato i ragazzi presso la piscina di Porto Viro, per l’attività settimanale in acqua, mentre li stava aiutando a risalire sul pulmino, si è ritrovata davanti due vigili che le contestavano il fatto di aver parcheggiato il mezzo in un posto riservato ai disabili, senza avere esposto il cartellino di autorizzazione alla sosta in quei posti, nonostante i ragazzi fossero tutti lì davanti ai loro occhi con le loro belle carrozzine.
Ciò che ci rammarica in maniera particolare è l’atteggiamento dei vigili, che non hanno assolutamente preso in considerazione la presenza dei ragazzi – il che già di per sé doveva attestare il diritto a parcheggiare il pulmino in quel posto riservato ai diversamente abili – ma anche il loro atteggiamento arrogante nei confronti della nostra presidente che cercava di farli ragionare sulla questione. Per questo motivo si è deciso di fare ricorso contro una multa così ridicola e, quando la presidente si è presentata davanti al comandante dei vigili di Porto Viro per presentare la documentazione, è stata da lui duramente ripresa, in quanto il comandante affermava che lei avrebbe alzato la voce con i vigili che le contestavano la cosiddetta violazione; cosa peraltro assolutamente non vera.
Dispiace molto questo atteggiamento, dispiace che alla fine la nostra associazione si ritroverà, molto probabilmente, a dover pagare più di 500 euro se i ricorsi non verranno accettati, dispiace perché a noi questi soldi servono per pagare le attività dei ragazzi (fisioterapia, piscina, uscite, attività di vita indipendente) e la nostra associazione ne ha pochi; dispiace che anche il Sindaco di Porto Viro non si sia impegnato a verificare personalmente l’accaduto, e abbia dato ragione a priori ai vigili, senza nemmeno contattarci. Dispiace perché in questo caso le barriere nei confronti dell’handicap si sono dimostrate in tutta la loro forza e, per colpa di questo atteggiamento da parte di vigili e sindaco, i nostri ragazzi ci hanno rimesso.
