LETTERA PUBBLICATA SUL SITO DEL GAZZETTINO.IT VENERDI` 27 LUGLIO 2012
" http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=210684&sez=LADENUNCIADELGIORNO "
Volevo raccontarvi cosa mi è successo venerdì 13 luglio. Partiamo dal giovedì sera quando il papà di mio figlio mi telefona che il bimbo sta piangendo a dirotto per un forte mal di testa e che lo sta portando all’ospedale di Adria (Rovigo) al pronto soccorso. Abitando io in un altro paese arrivo dopo di loro di 10 minuti e parcheggio l’auto nel parcheggio e non mi curo certamente del disco orario perché la mia priorità è quella di correre dal bimbo.
Invece di mandarci a casa i medici giustamente ricoverano il bambino per accertamenti, cosa non prevista, così il papà va a casa e rimango io da sola. Il mattino dopo fatte tutte le analisi del caso, alle 10.45 ci dimettono ed io e mio figlio ci dirigiamo all’auto. Ed ecco la bella sorpresa: una bella multa sul parabrezza perché il disco orario segnava casualmente le 10.30.
Mi reco immediatamente al comando dei vigili urbani e l’addetto alla clientela mi dice che non si può fare nulla. Insistendo più volte e iniziando a scaldarmi perché nessuno mi vuole ascoltare nonostante io abbia il foglio delle dimissioni dell’ospedale in mano, mi chiama la vigilessa che mi aveva fatto la multa. Lei mi dice che non può fare nulla, che non può sapere i fatti delle persone che hanno parcheggiato e che se voglio devo fare ricorso.
Allora continuo a spiegarle che noi eravamo appena usciti dall’ospedale dopo una notte passata a fare controlli per il mal di testa del mio bimbo e che ieri sera non avevo neppure in mente del disco orario e che comunque da sola non avevo certo potuto lasciare il bimbo da solo in reparto per scendere a controllare il disco orario.
Lei non sente ragioni, mi dice solo che se voglio mi scrive il verbale così io potrò contestare la multa. Le rispondo che per aver fatto la multa casualmente in quei 15 minuti sicuramente sarà stata appostata dietro le auto perché non era possibile che l’avesse fatta in così poco tempo e che comunque, anche se avessi voluto contestare la multa, avrei dovuto spendere dei soldi e che comunque conoscendo come vanno queste cose loro avrebbero avuto comunque ragione e che quindi l’avrei poi dovuta pagare raddoppiata.
Io la multa l’ho già pagata perché purtroppo danno solo 6 giorni di tempo e non saranno certo quei 24 euro che mi porteranno alla povertà ma vi ho scritto perché questa è una questione di poca elasticità nei confronti delle persone che si trovano all’ospedale non per fare shopping ma per necessità. Capisco anche che il comune con le multe rimpingua le sue casse, ma le persone come me che abitano a più di 40 chilometri e che, nonostante ci siano altri ospedali più vicini, scelgono di usufruire dell’ospedale di Adria per la sua efficienza e professionalità, non devono essere messe in queste condizioni di disagio.
Lettera firmata